Gilbert Douville, “Canto senza fine”

Gilbert Douville – pubblica in italiano "Canto senza fine", una raccolta di circa 50 poesie, in versione originale con traduzione in italiano, in cui un Lakota del 2000 scopre un po’ di sè, della sua anima, dei suoi ricordi.

Douville incomincia a scrivere più di vent’anni fa, per piacere personale, più che altro come tecnica di rilassamento, sicuramente non aspettandosi l’apprezzamento e l’entusiasmo manifestato dai suoi amici che, primi a leggere i suoi scritti, lo incitano a continuare e a farli conoscere a un pubblico più vasto.

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Da nativiamericani.it: Petizione contro la vendita del territorio circostante il sito sacro di Wounded Knee

Riportiamo un articolo pubblicato da nativiamericani.it e il link per firmare la petizione contro la vendita del terreno su cui si è tenuto il massacro di Wounded Knee. Un ringraziamento all'amico Alessandro Profeti!

Molti di voi conoscono bene quello che più coerentemente con i fatti storici viene chiamato ancora oggi “il massacro di Wounded Knee del 29 dicembre 1890″, una “battaglia”, ma alla cui fine, almeno 150 uomini, donne e bambini Lakota, furono uccisi. Secondo alcune stime, il bilancio delle vittime è forse più vicino a 300.

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Hunkapi per “Idle no more” su Indian Country

L'amica e giornalista Julie Jannings, nativa Nottoway, antropologa corrispondente di Indian Country, ha recentemente pubblicato un articolo sulle manifestazioni italiane in solidarietà al movimento Idle no More.

Vi rimandiamo all'articolo sul sito di Indian Country. Grazie Julie e buona lettura a tutti!

http://indiancountrytodaymedianetwork.com/opinion/idle-no-more-spreads-europe-148238

Dakota 38

Il 26 dicembre 2012 ha segnato il 150° anniversario dell'impiccagione di 38 uomini dakota a Mankato (Minnesota) durante la rivolta del 1862 conosciuta come Guerra di Piccolo Corvo (vedi Hunkapi n° 62-63). L'avvenimento è stato solennemente ricordato presso il luogo dell'eccidio, in quello che adesso si chiama "Parco della riconciliazione". Arvol Looking Horse, leader Lakota, ha detto che questo evento ha segnato la fine di un lungo cammino. "Sono fiero di essere qui, oggi, e di partecipare alla commemorazione. Sia pace nei nostri cuori. E che una nuova stagione abbia inizio".

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