Sabato 30 Luglio, alle ore 16,00 presso il Centro di Attività Turistiche di Rorà (TO) si terrà la conferenza:
Wiyaka na wachinhin wo Lakota (Penne e piume dei Lakota) – tradizioni, cultura, simbologia e ricerca
Incontro con Gilbert Douville (Lakota-Sicangu) e Ivano Ciravegna, ricercatore di archeologia sperimentale
Chissà cosa ha provato il nostro antenato quando per la prima volta ha impennato e scagliato una freccia o un giavellotto….
A noi, comunque, piace pensare alle penne dell'animale che appoggiate ad un'asta hanno ripreso a volare. Fin dalle origini dell'ominazione, l'uomo ha utilizzato per la propria sopravvivenza tutto ciò che la natura gli offriva: pietra, legno, pelle e ossa di
animali e le penne dei volatili.
Difficilmente sono apparse penne durante gli scavi archeologici ma abbiamo buone ragioni per ritenere che l'uomo preistorico, dopo aver cacciato gli uccelli per cibarsi, ne abbia usato le penne per migliorare i propri attrezzi ed utensili, per decorare
strumenti musicali e maschere rituali, per ornare ed abbellire vestiti e copricapi.
I Lakota del nord America con le penne – soprattutto di rapaci – hanno decorato archi, lance, scudi; gli “Uomini Sacri” hanno dato potere alle Pipe cerimoniali, ai bastoni e ai ventagli utilizzati nei rituali. Le penne portate sul capo fornivano informazioni di carattere sociale: ad esempio quelle indossate dal guerriero, a seconda del tipo di taglio, narravano le gesta compiute in guerra.
E come non ricordare i favolosi copricapi di penne, in se stessi professione di fede profonda e simbolo per eccellenza di generosità, coraggio, forza d’animo e saggezza?